venerdì 29 maggio 2020

La vita di Heidegger




Martin Heidegger è nato nel 1899 in Germania. Studia teologia e nel 1915 ottiene la libera docenza; è allievo di Husserl, il quale lo sceglie come suo assistente.
Nel 1933 Heidegger aderisce al Partito Nazionalsocialista, viene nominato rettore dell' Università di Friburgo, pronuncia un discorso di impronta nazionalista il quale suscita polemica da parte degli intellettuali. Nel 1936 il filosofo va a Roma, dove tiene due conferenze.
Heidegger muore nel 1976.

Tra i suoi punti di riferimento possiamo ricordare:
  • Husserl, di cui fu apprezzato discepolo (“la fenomenologia siamo io e Heidegger”),
  • Kierkegaard, con il suo senso del limite, della finitezza umana, e, per motivi simili
  • Dostojevskij;
  • Dilthey, con la sua sottolineatura della centralità della storia, e dunque in qualche modo del tempo;
  • Nietzsche, che influisce su di lui da un lato per il suo antirazionalismo, ma dall'altro (specie nella seconda fase della riflessione heideggeriana) come uno degli esiti più eclatanti dell'oblio dell'essere, coltivato dalla metafisica occidentale.

Le opere principali di Martin Heidegger sono:
- Essere e tempo
- Che cos' è la metafisica? (conferenza)
- Kant e il problema della metafisica
- Lettera sull' umanismo
- Sentieri interrotti
- Introduzione alla metafisica
- Che cosa significa pensare?
- Saggi e discorsi
- Che cos'è la filosofia?
- Identità e differenza
- In cammino verso il linguaggio
- Nietzsche (in due volumi)
- Segnavia (raccolta)

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