giovedì 20 febbraio 2020

La vita di Nietzsche






Già alle soglie del 1900 si delinea una decisa opposizione al “positivismo”, corrente filosofica-scientifica considerata insufficiente a costruire una nuova scienza e inadeguata a soddisfare le esigenze conoscitive dell’uomo.
Al positivismo si contestano un astratto ottimismo circa l’immutabilità delle leggi scientifiche e la mancanza di un adeguato riconoscimento dell’opera dell’individuo nella costruzione della scienza.

Un peso veramente notevole nella generale reazione della cultura europea nell’opposizione al positivismo ebbe, poi, il pensiero di Friedrich Nietzsche.


Friedrich Nietzsche nasce a nel 1844 a  Röcken in Sassonia, studia teologia e filologia.


Da giovanissimo occupa la cattedra di filologia classica all’Università di Basilea ed è stato amico di R. Wagner e J. Burkhardt. È questo il periodo delle prime grandi opere: 

-La nascita della tragedia dallo spirito della musica (1872); 
-Considerazioni inattuali(1873-76); 
-Umano, troppo umano (1878)

Dopo aver lasciato l’insegnamento universitario, si stabilisce in Alta Engadina, presso Torino. A questo periodo appartengono le sue opere mature:
-Aurora (1881);
-La gaia scienza (1882);
-Così parlò Zarathustra (1883- 85);
-Al di là del bene e del male (1888); 

-Genealogia della morale (1887);
-Crepuscolo degli idoli (1888).

Postume invece uscirono
-Anticristo;
-Ecce homo;
-La volontà di potenza (sui frammenti che compongono quest’ultimo testo, profondamente manipolati dalla sorella Elisabeth che li fece pubblicare postumi, si basarono in seguito le più deliranti interpretazioni naziste e antisemita di Nietzsche).

Nel 1889, a Torino, il filosofo viene colto da una crisi psichica, è stato quindi ricoverato in una clinica a Weimar.
Sempre a Weimar nel 1900 è morto. 

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